LEGGENDE NAPOLETANE
nutre orribilmente di se stessa, arroventandosi o disseccandosi. In questi giorni la poesia, la delicata ed esile fanciulla, irrimediabilmente ammalata
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del suo lettore presente o ad indovinare l'animo del lettore assente, cerco di spiegare che significhi il lampo del tuo occhio nero e l'arco ironico del
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la nascita del Cristo Redentore, un'isola larga e fiorita che veniva chiamata Megaride o Megara che significa grande nell'idioma di Grecia. Quel pezzo
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continuò a vestirlo da piccolo monaco; onde è che la gente chiamava in suo volgare il bambino; 'o munaciello Le monache lo amavano, ma la gente della via
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collerico ed il pauroso, e borbottando fra i denti non so se una preghiera o una maledizione. In verità, nella casuccia abitava gente malfamata; al
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lampada, se la giovane madre, o la gentile sorellina, o la nonna dagli occhiali d'oro, o la zia che lavora di calza, non racconta loro una storia, una
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giovane passavano onde di sangue che lo coloravano, o un terreo pallore vi si diffondeva; come il giovane si lasciava trasportare dall'amore, la sua
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, grigia o nera, non altro che pietra. Tutto vi è gelido, tranquillo, serenamente sepolcrale. Altrove è vita la voce del prete che prega, la tenue
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bella che fa vivere l'uomo nella gioia o nel dolore della realtà. Lassù si sogna nella vita; qui si vive in un sogno che è vita. Lassù i solitarî e tristi
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sua bella Capri e non può raggiungerla e freme d'amore e lampeggia e s'incorona di fumo e il fuoco trabocca in lava corruscante… O anime trafitte, o
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s'abbandonava sopra un banco, spossato, abbattuto, morto. - Perché non siedi a me daccanto, o dolce amor mio? Perché non mi ti accosti? Non temere, non
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- ed è sempre giovane, sempre fresca. Se voi volete, o miei fedeli ed amati lettori, io ve la narro. Se volete per un poco dimenticare le nostre folli
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porto queto e profondo. L'acqua non ha onde o appena s'increspa; è nera, a fondo di carbone, un nero uniforme e smorto, dove nulla si riflette. Sulla
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arido e solitario. Quei fantasmi sono quelli degli amanti? O divini, divini fantasmi! Perché non possiamo anche noi, come voi, spasimare d'amore anche
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buona o della mala ventura; è lui che come calamita fortissima attrae a sé l'amore, l'ossequio, il rispetto; è Virgilio poeta. E nulla si sa della sua